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La cultura non è un lusso, è una necessità.

PAURA 3D

Pubblicato su 19 Giugno 2012 da Desirée Nocentini in CINEMA & TV

Esce nelle sale Paura 3D, il nuovo horror dei fratelli Manetti ispirato alla storia di Natascha Kampusch.

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Simone (Lorenzo Pedrotti), Ale (Domenico Diele) e Marco (Claudio Di Biagio) sono tre ragazzi di borgata che trascorrono le loro giornate in una tranquilla zona della periferia romana. Nel quartiere non succede mai nulla di interessante e quando i tre giovani entrano in possesso delle chiavi di una stupenda villa di campagna, non resistono alla tentazione di spezzare la routine. La villa appartiene al marchese Lanzi (Peppe Servillo), un ricco e misterioso cliente dell’officina in cui lavora Ale, e sapendo che il proprietario andrà a un raduno di collezionisti d'auto d'epoca per tutto il week-end, i tre ragazzi decidono di godersi due giorni di lusso nella villa.

Dopo un bagno in piscina, Simone, Ale e Marco iniziano a bere e a spassarsela, almeno fino a quando non decidono di scendere in cantina per scolarsi dell’ottimo vino d’annata. È proprio lì infatti che il marchese Lanzi custodisce il suo segreto più nascosto. I tre ragazzi si trovano di fronte una scena agghiacciante: una donna (Francesca Cuttica) è tenuta prigioniera in cantina completamente nuda. Impossibile non notare i riferimenti alla vicenda di Natascha Kampusch, la giovane rapita in Austria all’età di dieci anni e tenuta per anni segregata dal suo aguzzino, a cui gli stessi registi (Marco e Antonio Manetti) hanno affermato di ispirarsi.

Nel film il marchese rasa continuamente il pube alla donna per farla assomigliare il più possibile a una bambina e sono proprio tali scene, realizzate in primo piano, la causa principale del divieto ai minori di 14 anni. Lo sconcertante ritrovamento scatenerà il classico scenario horror fatto di sangue e paura trasformando il week-end di lusso in un week-end di terrore, acquistando ancora più impatto grazie all'uso della tecnologia 3D e alla straordinaria interpretazione dei protagonisti, credibili e mai eccessivi, capaci di immedesimarsi in una storia drammatica con quel pizzico di leggerezza che contraddistingue i fratelli Manetti.

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M
preferisco film tranquilli
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